La consapevolezza è individuale, non siamo tutti uguali nel senso che non tutti sono consapevoli. Nasciamo nudi e moriamo nudi. Quello che ci accompagna sempre è la Meditazione e la capacità di rimanere legati a Dio. Tutto ci parla perché tutto è Dio e Dio è ovunque ma soprattutto nel nostro cuore.
La consapevolezza non può essere indotta ma è frutto del terreno coltivato con cura, dall’individuo, nel corso di innumerevoli vite.
Quando guardo un rametto di siepe che si erge spavaldo dopo il passaggio della lama del giardiniere, le mie capacità di osservazione non sono le stesse di altri.
Possibile far riflettere ma impossibile indurre consapevolezza.
Se volete potete ascoltare una descrizione della foto del rametto di siepe:
Mi è stato chiesto se sono dedito alla meditazione e la risposta è si. Osservo tutto ciò che accade accanto a me e riesco a volte a percepire il Messaggio perché Conoscenza, conoscitore e messaggero non sono differenti tra loro.
Voi, guardando la foto dello spavaldo rametto che si erge sopra la siepe, qualche giorno dopo il passaggio della lama del giardiniere, cosa vedete? Ecco quindi una Meditazione Semplice perché abbiamo in noi stessi tutti gli strumenti per vedere. L’unica cosa che serve per meditare è la Misericordia divina, senza la quale vedremo solo un umile rametto.