Tutti sentono che dovranno lasciare tutto, prima o poi.
Tutti sentono che dovranno lasciare tutto, prima o poi.. Tutti lo sanno perfettamente.

 

La ricchezza è desiderabile soltanto nella misura in cui può soddisfare i nostri bisogni. Qualunque ricchezza appartenga ad un uomo, non ha valore se non conduce all’adorazione del Supremo. Questo mondo mortale è irreale, è un palcoscenico, come una città immaginaria, ma viene erroneamente percepito come fosse reale. Sciocco è colui che cerca oggetti materiali considerandoli reali. Attaccato alla vita, dove le azioni vengono compiute con motivazioni interessate, la persona ignorante considera i figli, la moglie e la ricchezza, i soli obiettivi della vita umana. Gli avari attaccati alle loro ricchezze materiali, perseguitano gli altri, divorano il loro stesso padre, i loro figli o coloro che possiedono anche solo una stuoia. Strappando agli altri anche solo una misera somma, incorrono nell’odio dovuto alla loro avidità. Una cosa protetta dal destino, rimane intatta anche se abbandonata sulla strada mentre quella che è destinata alla distruzione dal fato, perisce anche se è protetta nella casa.

Questo universo è stato creato dal Signore per il divertimento di Sé stesso. C’è chi, di perversa comprensione, ha gettato ogni vergogna al vento e si sente proprietario di qualcosa, benché non c’è nulla che possa essere giustamente definito di sua proprietà.

Il contrasto di un atto peccaminoso attraverso l’azione di una penitenza, è da considerarsi non definitivo perché il peccato può essere reiterato appena se ne presenta l’occasione, per chi si identifica con il corpo, quindi solo l’ignorante viene qualificato per il processo di espiazione. Invece la conoscenza del Sé è in grado di sradicare totalmente l’ignoranza e coloro che anche una sola volta nella loro vita, hanno fissato la loro mente sui piedi del Signore Krishna, che hanno concepito un attaccamento per Lui, hanno effettivamente espiato ogni cosa.

Disse Prahlada, che possedeva inscandagliabile saggezza ed era il più illustre tra i virtuosi e che prese rifugio nei piedi del Signore, che sono eterni:

“Quale scopo realizza un mortale attraverso questo corpo che alla fine lo abbandonerà? Cosa guadagnerà attraverso quei rapinatori che si chiamano congiunti e che dissipano la sua ricchezza? Quale suo obiettivo verrà realizzato attraverso una moglie che è strumentale nel portarlo nella trasmigrazione e quale scopo ultimo sarà servito per lui attraverso le case? Nell’attaccamento di tutto ciò, si sciupa soltanto la propria vita.”

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