Disegno rappresentante gli Arawak o Aruachi o anche aruak o arahuacos o aruacos in spagnolo; da aru, ovvero fiore di manioca, ovvero la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, essendo stanziati dai Caraibi fino al nord dell'Argentina.
Disegno rappresentante gli Arawak o Aruachi o anche aruak o arahuacos o aruacos in spagnolo; da aru, ovvero fiore di manioca, ovvero la famiglia linguistica dei popoli amerindi pre-colombiani con maggiori diversità linguistiche, essendo stanziati dai Caraibi fino al nord dell’Argentina.

È abbastanza facile decifrare i messaggi che la Coscienza costantemente ci invia, se si sceglie di ascoltare. Da questi messaggi si può capire ciò che veramente merita di essere capito. Sono stato in un mattatoio di bovini e di suini e non ho visto animali felici di morire. Sono anche stato in una fattoria di semplici contadini, dove si uccideva il maiale con la partecipazione anche dei bambini. Le urla agghiaccianti del maiale non mi hanno dato l’idea che fosse felice di essere ucciso. In quella stessa fattoria, i cani erano tenuti alla catena, di ferro e troppo corta. Quello lasciato libero, di piccola taglia, giocava con le auovetture dei membri della famiglia che arrivavano percorrendo una strada sterrata ma l’autista non rallentava dietro al cane, che rimaneva stupito dal comportamento per niente rispettoso della vita dell’animale. Voleva solo giocare ma l’umano lo avrebbe felicemente investito con la sua vettura. C’è chi dichiara di essere andato a vivere in campagna o nei boschi, con qualche gallina a cui tirare il collo alla bisogna oppure con qualche pecora che il montone è tanto buono cotto a legna. Ecco, la paura di morire vi accompagnerà anche in quei luoghi. Non c’è nulla di bucolico nella vita nei boschi se ci portiamo dietro la paura di morire.

La paura di morire nasce dal cuore. Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te quindi quando si regala morte, nel cuore nasce la paura di morire, come per i ladri nasce la paura di essere derubati. È semplice decifrare il messaggio che è a portata di mano, se si è abituati ad ascoltare. Per la paura di morire, si corre a farsi inoculare brodaglie nel corpo ed anche i figli neonati dei terrorizzati dalla morte, ricevono lo stesso trattamento. Chi ha prodotto quelle brodaglie, non lo ha fatto per il denaro ma per il nostro bene, giusto? Anche la fama gioca il suo ruolo, anzi probabilmente la ricerca della fama è più potente dell’accumulo di ricchezza, più sottile, direi.

Chissà come ha fatto la razza umana ad arrivare ad oggi, senza i farmaci industriali e la tecnica CRISP.

Esistono negozi dove si vendono esclusivamente prodotti naturali, non geneticamente modificati, come in Iran dove è obbligatoria una etichetta per gli alimenti non naturali. Ancora più incredibilmente, le persone che ora sono diventate transgeniche, non hanno una etichetta che li distingua dagli esseri umani, anche se qualcuno ipotizza che saranno riconoscibili quando esposti alle frequenze elettromagnetiche opportune.

Quali furono i motivi che spinse la Corona spagnola a finanziare la spedizione di Cristoforo Colombo? L’oro e la ricerca di schiavi.

Quando Colombo arrivò alle isole Bahamas, gli arawak accorsero dai villaggi alle spiagge e si lanciarono a nuoto per vedere meglio. Quando i marinai sbarcarono, gli arawak, che erano nudi, corsero ad accoglierli portando doni a quegli sconosciuti che poi li avrebbero sterminati senza pietà. Quelle persone non aevano denaro e non davano importanza all’oro. Vivevano di ciò che l’ambiente gli forniva.

Fiumi di inchiostro sono stati versati, con risultati contrastanti tra loro, sui nativi americani. Bartolomé de Las Casas, che era un alto prelato cattolico, non avvezzo al dialogo con Dio, per ostacolare le deprecabili angherie verso i nativi, propose l’utilizzo al loro posto degli schiavi africani. Mi piacerebbe conoscere il suo destino dopo la morte. Comunque sia, La Callas lasciò scritto che le donne native, partorivano in piedi e poi facevano un bagno in un fiume ed aerano sane e forti come prima del parto.

Las callas descrisse anche i rapporti tra i sessi nella società dei nativi, affermò che non esistevano leggi sul matrimonio e che uomini e donne si sceglievano i propri compagni e si lasciavano a piacimento, senza offesa, gelosia o rancore il che equivale ad un tipo di matrimonio illustrato nei Veda: Il tipo Gandharva in cui una coppia si sposa soltanto con il mutuo consenso, senza cerimonie e senza consultare i parenti.

So benissimo che non vi piace leggere ma conoscere ciò che accadde al popolo arawak, credo sia utile per aprire la mente, che è la sorgente di ciò che vi appare reale ma che reale non è: “Storia del popolo americano. Dal 1492 ad oggi“, ‎ di Howard Zinn, Il Saggiatore Editore, ISBN-13: 978-8842823582

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