Sri Dalbhya Rishi disse a Palastya Muni: (Sri Dalbhya Rishi a Palastya Muni): “Quando l’anima spirituale viene a contatto con l’energia materiale, immediatamente inizia a commettere attività peccaminose come rubare, uccidere e fare sesso illecito. Può persino commettere moltre altre cose terribili come ad esempio uccidere un Brahamana. Oh sommamente puro tra gli esseri, per favore dimmi come quelle anime sfortunate possono scampare la punizione di rinascere nelle regioni infernali dell’universo. Gentilmente, informami come, facendo un po’ la carità, si può facilmente evitare le reazioni ai propri peccati.” Pulastya Muni rispose: (Pulastya Muni a Dalbhya Rishi): “Oh persona fortunata, mi hai fatto una importante e confidenziale domanda che nemmeno Brahama, Vishnu, Shiva o Indra hanno mai chiesto. Ti prego di ascoltare con molta attenzione la mia risposta. All’arrivo del mese d Magh (Gennaio-Febbraio), si deve prendere un bagno, controllare i sensi smettendo cupidigia, rabbia, orgoglio, gelosia, attitudine a trovare colpe negli altri esseri, avidità e meditare sulla Suprema Personalità di Dio, il Signore Krishna. Si dovrebbe poi raccogliere dello sterco di mucca prima che questo tocchi il suolo e dopo averlo mischiato con semi di sesamo e cotone, farne 108 palline. Tutto questo va fatto nel giorno in cui la costellazione Purva-ashadha Nakshatra arriva (Nakshatra, sono le dimore lunari, menzionate nei Veda, che le nominano tutte e 27. Il testo di riferimento è il Kalaprakashika. Le Nakshatra sono le 27 figlie di Daksha Prajipat, aiutante di Brahama). Quindi si devono seguire le regole di Ekadasi, che vado ora a spiegarti. Dopo aver preso un bagno la persona che intende osservare Ekadasi deve adorare il Signore Supremo e cantando i Santi Nomi di Krishna deve promettere di osservare il digiuno. Deve rimanere sveglio tutta la notte ed effettuare un homa (sacrificio del fuoco). Poi il devoto deve effettuare una cerimonia Arati per il piacere del Signore Vishnu che tiene nelle Sue mani una conchiglia, il disco, la mazza e un fiore di loto, offrendoGli legno di sandalo per i Suoi piedi, incenso, canfora, una lampada di ghee (burro chiarificato) accesa e deliziose preparazioni culinarie. Poi il devoto deve offrire le 108 palline di sterco di mucca, semi di sesamo e cotone nel sacro fuoco del sacrificio mentre canta i Santi Nomi come Purusha sukta ed altri Nomi. Durante l’intero giorno e l’intera notte deve anche osservare le regole dello Ekadasi vrata (digiuno in questo caso da qualsiasi cereale e legume). In questa occasione si deve offrire al Signore zucca, cocco e guava. Se queste cose non sono disponibili, si possono sostituire con noci di betel. Il devoto dovrebbe pregare il Signore Janardana, il benefattore di tutti gli esseri viventi, in questo modo:
Oh Signore Sri Krishna, Tu sei la piú misericordiosa Personalità di Dio che dai la liberazione a tutte le anime cadute. Oh Signore, siamo caduti nell’oceano dell’esistenza materiale. Ti prego sii gentile con noi. Oh divinità dagli occhi di loto, per favore accetta i nostri piú umili, affezionati e rispettosi omaggi. Oh protettore dell’intero mondo, noi offriamo a Te umile rispetto ancora e ancora. Oh Anima Suprema, Oh Essere Supremo, Oh sorgente di tutti gli antenati, prego Te e la Tua eterna consorte, Srimati Laxmi-devi, di accettare queste umili offerte.
Il devoto deve poi cercare di soddisfare un Brahamana qualificato con un caldo benvenuto, dell’acqua (purna kumbha), un ombrello, un paio di scarpe e vestiti (dhoti e anga vastra), chiedendogli di concedere le sue benedizioni per mezzo delle quali si sviluppa amore incondizionato per il Signore Krishna. A seconda delle proprie possibilità si può anche donare a tale Brahamana una mucca nera, in particolare a chi è molto bene introdotto a tutte le ingiunzioni delle scritture vediche. Si deve offrirgli anche un vaso pieno di semi di sesamo. Oh Dalbhya Muni, i semi di sesamo nero sono adatti per l’adorazione formale e per il sacrificio del fuoco mentre i semi di sesamo chiaro o marrone sono adatti ad essere consumati da un Brahamana qualificato. Chi può fornire entrambi i tipi di semi di sesamo specialmente nel giorno di Sat-tila Ekadasi sarà alla fine promosso ai pianeti superiori dopo aver lasciato il corpo attuale, per altrettante migliaia di anni quanto il numero di semi donati potrebbero produrne se piantati nel terreno e maturati in pianta ovvero il numero di semi prodotti da queste nuove piante. In questa Ekadasi una persona di fede deve:

(1) bagnarsi in acqua con semi di sesamo (2) spalmare sul suo corpo pasta di semi di sesamo (3) offrire semi di sesamo nel fuoco del sacrificio (4) mangiare semi di sesamo (5) dare in carità semi di sesamo (6) accettare offerte caritatevoli di semi di sesamo

Queste sono i sei (sat) modi in cui i semi di sesamo (tila) sono utilizzati per la purificazione spirituale in questa Ekadasi. Per questo si chiama Sat-tila Ekadasi. Il grande Devarishi Narada Muni un giorno domandò alla Suprema Personalitá di Dio, Sri Krishna:” (Narada Muni a Krishna): “Oh potentemente armato Signore, Oh! Tu che sei così affezionato ai Tuoi amati devoti, ti prego di accettare i miei più umili omaggi. Oh Yadava, gentilmente dimmi quali risultati si ottengono osservando Sat-tila Ekadasi.” (Pulastya Muni a Dalbhya Rishi): “Il Signore Krishna rispose:” (Krishna a Narada Muni): “Oh migliore dei nati due volte (Brahamana) ti racconterò di un avvenimento di cui personalmente sono stato testimone. Molto tempo fa sulla Terra viveva una anziana donna Brahamana che Mi adorava ogni giorno con sensi controllati. Con molta fede ella osservava molti digiuni specialmente nei giorni speciali in Mio onore (Janmasthami, Rama-navami, Vamana Dvadasi, Nrisimha Chaturdasi, Varaha Dvadasi, Gaura Purnima, etc.) e Mi serviva con piena devozione, senza interessi personali. I sui rigorosi digiuni la resero molto magra e debole. Faceva la carità ai Brahamana ed alle giovani vedove (kanyas) e persino pianificò di dare in carità la sua propria casa. Oh migliore tra i Brahamana, benché questa spiritualista facesse carità a persone qualificate, la cosa strana delle sue austerità era che ella mai aveva donato cibo ai Brahamana o ai deva. Iniziai a riflettere su questa curiosa omissione: “questa buona donna ha purificato sé stessa digiunando in tutte le auspiciose occasioni ed offrendoMi stretto servizio devozionale. Quindi ella è diventata eleggibile per accedere alla Mia personale dimora che è un fatto non ottenibile dalle persone ordinarie.” Così discesi su questo pianeta Terra per esaminarla, sotto le mentite spoglie di un devoto del Signore Shiva, decorato con una ghirlanda di ossa al Mio collo e un vaso per l’elemosina (kumandalu) nella Mia mano. Avvicinatomi a lei, ella disse: (donna spiritualista a Krishna): “Oh persona rispettabile, dimmi in verità. Perché Tu sei venuto davanti a me.” (Krishna a Narada Muni): “Io risposi:” (Krishna alla donna spiritualista): “Oh bellissima, sono venuto per ottenere dell’elemosina da te” (Krishna a Narada Muni): “Quindi ella gettò un denso grumo di fango nel Mio vaso per l’elemosina! Oh Narada Muni, Io semplicemente mi girai e tornai alla Mia dimora personale, stupito della particolare mescolanza di grande magnanimità e avarizia di questa donna Brahamana. Alla fine questa austera signora raggiunse il mondo spirituale nello stesso corpo materiale, tanto grandi furono i suoi sforzi nel digiuno e nella carità. Poiché ella Mi offrì un grumo di fango, Io trasformai quel fango in una meravigliosa casa. Tuttavia, Oh Naradaji, questa particolare casa era proprio come quel fango ovvero completamente priva di qualsiasi cereale commestibile come qualsiasi arredo o ornamento e quando la donna entrò nella casa, ella la trovò come una struttura vuota. Ella quindi Mi disse con grande rabbia:” (donna spiritualista a Krishna): “Ho digiunato ripetutamente in così tante auspiciose occasioni tanto da avere un corpo debole e magro. Ti ho adorato e pregato in così tanti modi perché Sei veramente il Signore e protettore di tutti gli universi. Nonostante questo non c’è cibo o ricchezza visibile nella mia nuova casa. Oh Janardana, per favore dimmi. Perché questo?” (Krishna a Narada Muni): “Io risposi:” (Krishna alla donna spiritualista): “Per favore torna alla tua casa. Tra qualche tempo le mogli dei deva ti faranno visita per vedere la nuova arrivata ma tu non aprire la porta fin quando esse non ti abbiano descritto le glorie e l’importanza di Sat-tila Ekadasi.” (Krishna a Narada Muni): “Ascoltato le Mie parole, ritornò alla sua casa. Quando le mogli dei deva arrivarono da lei, esse all’unisono dissero: “Oh bellissima, siamo venute per vederti (darshan). Oh auspiciosa, per favore apri la porta e permettici di vederti. La signora rispose alle mogli dei deva:” (donna spiritualista alle mogli dei deva): “Oh carissime, se volete che io vi apra questa porta, dovrete descrivermi i meriti che si ottengono dall’osservanza del sacro digiuno di Sat-tila Ekadasi.” (Krishna a Narada Muni): “Ma a questa richiesta nemmeno una delle mogli dei deva rispose. Più tardi, comunque, esse tornarono alla casa della signora ed una delle mogli dei deva meravigliosamente spiegò la sublime natura di questa sacra Ekadasi. Quando la signora alla fine aprì la porta, esse videro che ella non era né una dea, né una Gandharvi e nemmeno una Naga-patni. Ella era solamente una donna ordinaria. Da quel momento in poi, la donna osservò Sat-tila Ekadasi, la quale premia con tutte le gioie materiali e allo stesso tempo con la liberazione, così come descrittole dalle mogli dei deva. Alla fine ella ricevette i meravigliosi arredi e i cereali che essa si aspettava con la nuova casa. Inoltre, il suo corpo materiale fu trasformato in una meravigliosa forma spirituale, tutto sac-cid-ananda (eternità, conoscenza e felicità), con una bella carnagione. Così per la misericordia e grazia di Sat-tila Ekadasi, sia la signora che la sua nuova casa nel mondo spirituale furono alla fine di uno splendore radiante e ricchi di ornamenti in oro, argento, gioielli e diamanti. Oh Naradaji, una persona non dovrebbe osservare Ekadasi per avidità nella speranza di ottenere ricchezze in modo disonesto. Disinteressatamente, si deve semplicemente donare semi di sesamo, abiti e cibo in accordo alle proprie possibilità e per aver fatto ciò si otterranno buona salute e coscienza spirituale, nascita dopo nascita. Alla fine verrà concesso il termine delle catene materiali di questo mondo (liberazione) e la possibilità di entrare nella suprema dimora del Signore dove si gode della Sua presenza. Questa è la mia opinione Oh migliore dei semi-dio (deva-rishis).’ Pulatsya Rishi concluse: (Pulastya Muni a Dalbhya Rishi): “Oh Dalbhya Muni, chi osserva nel modo appropriato questa meravigliosa Sat-tila Ekadasi con grande fede diviene libero da tutte le povertá – spirituali, mentali, fisiche, sociali ed intellettuali – come anche da tutti i tipi di sfortuna e dagli esseri demoniaci (sakuna). In verità, seguendo questo digiuno di Ekadasi, donando, sacrificando o mangiando semi di sesamo, si viene liberati da tutti i peccati passati, senza alcun dubbio. Non c’è bisogno di chiedersi come questo accada. La rara anima che effettua in modo appropriato questi atti di carità con il corretto sentimento devozionale, seguendo le ingiunzioni vediche, diverrà completamente libero da tutte le reazioni del peccato e torna da Dio, nel mondo spirituale.” Così termina la narrazione delle glorie di Magh-krishna o Sat-tila Ekadasi, dal sacro Bhavishya-uttara Purana di Krishna Dwaipayana Vyasa.
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