I saggi sanno bene che non ha senso cercare i paradisi dei mondi superiori perché lì non c’è stabilità. Certo, si vive a lungo sui pianeti superiori, si godono immensamente i piaceri della vita, ci sono donne bellissime, cantori e danzatrici divine, immensa ricchezza ma anche lì è tutto come un sogno, svanisce, non è stabile. Le persone hanno mogli e figli, case e ricchezze, ma queste cose sono tutte illusione che poi svanisce. Inoltre, anche nei pianeti superiori sono presenti l’orgoglio, l’infatuazione, etc.
Ci fu un tempo in cui Krishna, che dimora nel cuore di ogni essere, volle dare una lezione ad Indra al fine di spegnere il suo orgoglio. Vedendo che i mandriani di Vraja stavano preparando un grande sacrificio per l’adorazione del più grande tra gli dei, il dio della pioggia, con lo scopo di ottenere ricompensa nella forma del merito, dei piaceri e del possesso mondano, Krishna chiese agli anziani e a suo padre Nanda di non eseguire il sacrificio. Krishna disse:
Una creatura nasce per la forza del karma, per la forza del karma muore e sempre per la forza del karma sperimenta piacere e dolore, è soggetto alla paura e gioisce la sicurezza. Che cosa hanno a che fare gli esseri creati, che seguono ognuno il corso della loro azione in questo mondo, con Indra che è incapace di alterare il corso delle azioni eseguite dagli uomini, secondo la loro natura individuale? Abbiamo sempre avuto la nostra dimora nella foresta, dimorando come facciamo nei boschi e sulle montagne. Che venga istituita l’adorazione delle mucche, dei Bramini e della collina Govardhana. Che questa adorazione venga realizzata con quegli stessi materiali ammassati per l’adorazione di Indra! Che ogni differente varietà di cibo, che il latte venga raccolto, che i fuochi siano adeguatamente nutriti con offerte dei Bramini a cui è giusto che siano offerte mucche e denaro oltre ad eccellente cibo. Che lo stesso cibo dovrebbe essere distribuito a tutti gli altri, fino ai cani ed anche alla collina Govardhana.
Indra si sentì ferito nell’orgoglio e per ritorsione fece piovere fiumi d’acqua e grandine dalle nuvole più distruttive e gli dei del vento che possiedono grande potere vennero anch’essi scagliati contro gli abitanti di Vraja, con lo scopo di causare la distruzione del bestiame ed altre calamità.
Tremando per l’eccessivo freddo a causa delle grandi piogge e della tempesta, i mandriani e le mandriane cercarono l’amico Krishna come loro rifugio.
Fu così che Krishna sollevò per una settimana la collina Govardhana per usarla come ombrello per tutti gli abitanti di Vraja, bestiame compreso. Vedendo questa meraviglia, Indra fermò totalmente le nuvole.