I Manu sono quattordici e la durata della vita di ciascun Manu è di trecentosei milioni settecentomila anni. La durata del giorno di Brahama è di quattro miliardi trecento milioni di anni. Quando arriva ciascuna notte di Brahama, l’universo viene sommerso dalle acque. La storia di Matsya Avatara, narrata nel Bhagavata Purana da Sukadeva Goswami a Re Parikshit, si riferisce all’inizio della notte di Brahama.
I pesci sono considerati una forma di vita in cui si soffre molto e l’Avatara Matsya, “il pesce” apparve per proteggere i principi eterni della religione cioè la conoscenza vedica, i devoti, i Deva, i Brahamana e le mucche.
Il Re Satyavrata, che diceva sempre la verità, era impegnato nel compimento di austerità sulla riva del fiume Kritamala quando nel raccogliere l’acqua nelle mani, vi trovò un minuscolo pesciolino che il Re rimise nell’acqua del fiume. Ma il pesciolino implorò Satyavrata di salvarlo dai numerosi pesci più grossi di lui che vivevano nel grande fiume e che avrebbero potuto mangiarlo. Quindi Re Satyavrata adagiò il pesciolino nel suo vaso per l’acqua e se lo portò a casa.
Durante la notte il pesciolino crebbe così tanto da non potersi più muovere liberamente nel vaso e chiese di essere immerso nell’acqua di un contenitore più ampio. Così fu che ogni volta i contenitori forniti da Re Satyavrata, non bastassero mai a contenere il pesce, che cresceva in continuazione, nemmeno un lago e neppure l’oceano, in cui vivono gli squali, di cui il pesce sarebbe stato facile preda.
A questo punto Re Satyavrata si rese conto che il pesce non era un essere comune ma una manifestazione del Signore Vishnu, l’Avatara Matsya (matsya significa “il pesce”) e gli offrì adorazione. Matsya gli rivelò che entro sette giorni i tre mondi sarebbero stati sommersi dalle acque e gli raccomandò di costruire una grande barca per caricare sé stesso, i sette Rishi ed un campionario di tutte le erbe, piante e di tutti gli esseri viventi. La barca sarebbe stata legata al pesce Matsya Avatara grazie al serpente Vasuky ed avrebbe viaggiato sicura per tutta la notte di Brahama. Durante il tempo di navigazione, il Signore illustrò a Re Satyavrata la conoscenza vedica, dal Sankya alla Bhakti, alle storie dei Purana e il contenuto delle Samhita.