Non essendo riuscito ad uccidere Krishna e Balarama al momento della loro nascita, Re Kamsa escogitò un rimedio. Inviò come suo messaggero il santo Akrura con un invito a Balarama e Krishna a partecipare ad un torneo di lotta nella capitale Mathura. Il suo scopo malvagio era di far uccidere i due fratelli divini dai lottatori, nell’arena.
Quando le Gopi, le pastorelle di Vraja, seppero che Akrura voleva portare Krishna e Balarama a Mathura, si disperarono pensando alle donne della capitale, loro possibili rivali, che avrebbero ammaliato i loro due amati.
Le persone comuni vedono malizia nell’amore delle donne di Vraja per Krishna, incapaci come sono di considerare l’amore puro, differente dall’amore che deriva dal rapporto sessuale tra uomini e donne. Non capiscono l’amore di quelle meravigliose donne rapite nel cuore dal flauto di Krishna, che abbandonavano tutti i loro doveri familiari per correre la notte di luna piena e danzare con il Signore Primordiale, con le vesti allentate, i capelli sciolti, prive di ogni ritegno.
Ne “L’Amorevole Ricerca Del Signore Per Il Suo Servitore Perduto”, un libro di Bhakti Raksaka Sridhara Deva Gosvàmi Mahàràja, libero da Copyright, viene evidenziato come nel regno dell’Amore non esistano regole. Solo l’amore vive lì!
Comunque sia, Krishna e Balarama arrivarono a Mathura, si accamparono fuori la meravigliosa capitale ed il giorno dopo andarono a visitarla. Si, le donne di Mathura si arrampicarono sui tetti per vederLi!
Durante la loro visita, incontrarono tra gli altri, un commerciante di stoffe a cui i due fratelli chiesero i migliori abiti che lui avesse, ma egli rifiutò. Incontrarono un fiorista e chiesero delle ghirlande di fiori e questi donò loro le migliori ghirlande che possedeva. Poi incontrarono una brutta donna gobba, che era piegata o storta in tre punti della sua struttura fisica e da qui il nome Trivakra, che trasportava pasta di sandalo ed anche a lei i due fratelli chiesero in dono la preziosa pasta.
Non possediamo nulla, tutto appartiene a Dio quindi chi è attaccato ai possedimenti ed alla materia, che non sono reali ma effimeri, che oggi ci sono e domani no, denota profonsa ignoranza della Realtà. Trivikra donò molto volentieri la sua pasta di sandalo che era destinata a Re Kamsa, senza nemmeno pensare alle conseguenze di andare dal Re a mani vuote ed il Signore Krishna si fece quindi avanti, mise i piedi sulla parte anteriore dei piedi della donna gobba e con le dita le sollevò il mento. Benedetta ora della ricchezza della bellezza e delle virtù dal semplice tocco del Signore, Trivakra, con pura gratitudine, si prostrò al Signore e gli chiese di abbellire la sua umile dimora. Il Signore le promise che presto sarebbe venuto nella sua dimora e avrebbe accettato il suo servizio.
Eh, si! Krishna dopo aver ucciso Kamsa, andò dalla ora bellissima donna che gli aveva donato la pasta di sandalo e si sedette sul suo letto.
Le scritture hanno riconosciuto otto differenti tipi di matrimonio:
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Il tipo Arsa in cui lo sposo deve presentare un paio di mucche al padre della sposa prima del matrimonio.
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Il tipo Asura in cui il padre della sposa accetta grandi somme di denaro dallo sposo.
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Il tipo Brahama in cui il padre della sposa dà la ragazza dopo averla adornata secondo i suoi mezzi.
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Il tipo Paisacha in cui la ragazza è rapita mentre dorme e intossicata o in altro modo.
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Il tipo Daiva in cui una ragazza viene data ad un prete che officia nei sacrifici.
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Il tipo Gandharva in cui una coppia si sposa soltanto con il mutuo consenso, senza cerimonie e senza consultare i parenti.
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Il tipo Rakshasa in cui una ragazza è portata via con la forza, dopo aver sconfitto i formidabili avversari.
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Il tipo Prajapatia, in cui una ragazza viene data senza ricevere alcun dono dallo sposo, nell’espressa comprensione che i due praticheranno insieme la virtù.