Disegno con tutti i personaggi coinvolti nella storia della zangolatura dell'Oceano di latte
Disegno con tutti i personaggi coinvolti nella storia della zangolatura dell’Oceano di Latte

 

Per sapere perché Shiva ha la gola blu, dobbiamo andare a studiare lo Srimad Bhagavatam o Bhagavata Purana e cercare la storia che narra della zangolatura dell’Oceano di Latte. Ovviamente voi direte che poiché sulla terra non esiste un Oceano di Latte, la storia può essere solamente il frutto della mente di un selvaggio, giusto?
Invece… seguendo questo collegamento, scopriamo che l’Oceano di Latte è un fenomeno ben visibile dallo spazio.

Come risultato della maledizione pronunciata dal saggio Durvasa, tutti i tre mondi ed anche Indra, furono privati del loro splendore e tutti i sacrifici scomparvero. Indra e gli altri dei, andarono quindi alla corte di Brahama sulle cime del monte Meru, per trovare una soluzione.

Guidati da Brahama, gli dei si recarono dal Signore che dimora in ogni cuore il quale, lodato da Brahama e dagli dei con parole scelte, il Signore Hari apparve di fronte a loro.

Benché perfettamente in grado di realizzare da solo lo scopo per cui gli dei erano giunti nella Sua dimora, il Sinore Vishnu, desideroso di divertirsi con il frullare dell’oceano ed altri divertimenti, disse ai deva di andare a far pace con i loro nemici mettendo da parte l’ira e raccomandando di utilizzare parole gentili con gli Asura, perché per realizzare l’obiettivo anche i nemici dovevano diventare alleati.

Il Signore Hari disse ai deva di non temere il veleno che sarebbe fioriuscito dall’oceano né di manifestare bramosia o avidità verso gli oggetti che dall’oceano sarebbero emersi e di non lasciarsi prendere dall’ira nel caso i demoni avessero bramato tali oggetti o presi con la forza.

Indra si reccò quindi da Bali, il Re dei demoni, e gli riferì con linguaggio ben espresso, le istruzioni che aveva ricevuto dal Signore Vishnu.

Reggiunto un accordo tra dei e demoni, entrambi gli schieramenti unirono le forze per frullare l’oceano di latte al fine di estrarne il nettare dell’immortalità.

Il monte Mandara venne scelto come zangola ma essendo troppo pesante per le forze combinate degli dei e degli Asura, il Signore apparve sulla schiena di Garuda, il più illustre tra le creature alate e trasportò la montagna all’oceano. A sostegno della montagna nell’oceano comparve una tartaruga che era il Signore stesso che aveva assunto questa forma. Quindi il Signore Hari congedò Garuda per dare spazio a Vasuki il re dei serpenti che altrimenti non si sarebbe avvicinato perché troppo spaventato da Garuda.

Assicurandolo della sua parte della ricompensa (il nettare dell’immortalità), Vasuki venne avvolto come una corda attorno alla montagna Mandara. Il Signore Hari con tutti gli dei afferrarono il serpente dalla parte della testa mentre gli Asura dalla parte della coda ma i demoni protestarono perché consideravano impropizia la coda del serpente, quindi le posizioni vennero invertite per assecondare la volontà degli Asura.

Il frullare l’oceano, fece emergere innanzitutto il mortale veleno Halahala quindi, non trovando protezione, gli esseri viventi con i loro capi ne furono terrorizzati e volarono verso il monte Kailasa a cercare la protezione del Signore Shiva. Poiché è dovere del grande virtuoso proteggere gli esseri viventi sacrificando la sua vita transitoria, poiché il Signore Hari che è l’anima dell’universo è compiaciuto con un uomo che mostra misericordia verso gli esseri creati che hanno sviluppato inimicizia l’uno con l’altro, Shiva con il consenso della Sua compagna, decise di ingoiare il terribile veleno Halahala.

Questo è il motivo per cui Shiva ha la gola di colore blu.

La storia comunque è abbastanza lunga quindi chi fosse interessato meglio farebbe a leggere lo Srimad Bhagavatam.

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