Questa è una “lettera” scritta nel 1994 in occasione della nascita di mia figlia Beatrice.
Siccome la prole non sembra interessata a leggere, la pubblico su Vegetus.net. Magari il crawler di web.archive.org la inserirà nei suoi archivi e magari un giorno una oppure entrambe le mie figlie, andranno a leggerla. Le figlie, sono poi diventate due. La lettera rimane la stessa per entrambe.

La Lettera:

Sei arrivata urlando di terrore, tremavi tutta, disperata… evidentemente quello che hai trovato non ti è piaciuto. In questo mondo molto spesso non riusciamo a fare quel che vorremmo ma con un po’ di fortuna forse un giorno uscirai dal guscio che questa esistenza ti costruisce attorno e potrai essere libera.
Non lasciarti ingannare dalle apparenze. Non c’è differenza tra gli esseri viventi. Solo la forma cambia, il contenuto è lo stesso. Cerca di capire con l’esperienza che le qualità di un essere in questo mondo sono SEMPRE inferiori alla realtà. Sia che si tratti di un genio che di un ignorante, che di un saggio o di un assassino, impara a vedere in tutti, animali compresi, la stessa natura meravigliosa.
Questa società e questo tempo, la nostra cultura e la nostra storia non ti aiuteranno molto. Un negro è diverso da un bianco e può essere schiavo, un cristiano è diverso da un ebreo e un ebreo è diverso da un musulmano e un animale o una pianta sono diversi dagli uomini, che allo stesso modo si differenziano per posizione sociale e attività. Per questo ti abitueranno a vedere le differenze e non l’unità
Non ti identificare con le attività o con i risultati delle attività e non credere a chi ti dice che sei colpevole di chissà quale peccato. Cara Beatrice, avrai molto da lavorare per conquistare una visione unitaria e dovrai imparare a difenderti! Crescendo incontrerai persone che cercheranno di convincerti che l’uomo è il centro dell’universo e che è stato mandato da Dio su questa Terra con qualche fine speciale e che può fare quello che crede di tutto ciò che esiste. Sappi che non è così , l’uomo è solo una parte e deve imparare a rispettare gli altri.
Esistono innumerevoli forme di vita in questo Universo così come esistono innumerevoli Universi. Cerca di realizzare che il tuo passaggio su questa Terra sarà breve, che sei solo un ospite e che dopo di te altri ospiti verranno e troveranno come tu lascerai.
Sei appena nata ma io già ti dico che dovrai imparare a non temere la morte perché anche un semplice albero vive più a lungo di te ed è stupido ed inutile sprecare energie illudendosi di vivere qui in eterno. Guardati dentro e ascolta ciò che ti dice il cuore, esegui i suoi ordini e non quelli degli altri. Così non sbaglierai mai.
Cara Beatrice, figlia mia, sappi che il mio corpo ha fornito il seme che si è sviluppato nell’utero di tua madre ma questo seme si è sviluppato indipendentemente dalla nostra volontà e quindi tu non appartieni a nessuno di noi due. Ti abbiamo aperto una porta e tu hai scelto di entrare. In realtà esistevi già prima che tuo padre e tua madre avessero un rapporto sessuale e continuerai ad esistere anche quando diranno che sei morta. Spero che tu possa avere l’opportunità di realizzare questa verità.
Anche se riusciranno a farti credere che appartieni ad una famiglia, ad una razza, ad una nazione, che tu sia una professoressa o una contadina, realizza che persino così le cellule che compongono il tuo corpo non cesseranno mai di esistere e si scomporranno per riprendere altre forme, in eterno.

Benvenuta, cara Beatrice, dal profondo del mio cuore.

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